I Bianchi
Moscato
Origini:
Varietà a bacca bianca diffusa in quasi tutta la penisola italica ed è la quarta uva bianca per superficie vitata. Corrisponde al vitigno francese "muscat blanc à petit grains". Il nome deriva probabilmente da muscum, muschio, il cui aroma caratteristico si ritrova nell'uva (musquè per i francesi) e, molto probabilmente corrisponde all'anathelicon moschaton dei Greci e all'uva apiana dei Romani. La quantità di sinonimi è lunghissima e varia da regione a regione, da Stato a Stato. Alcuni fra i più conosciuti sono moscatello di Montalicino, moscato di Canelli, moscadello giallo, moscato di Trani, moscato d'Asti, moscato dei Colli Euganei, moscato di Siracusa, moscato di Orso Sennori, moscato reale, biblina, muscat blanc o à petit grains e muscat de Frontignan in Francia, gelber musckateller, grüner muskateller, weisser musckateller, weisser muscatel traube (in Germania), moscatel menudo blanco in Spagna, White Frontignan in Gran Bretagna. Non va confuso, invece, con il moscato giallo, il moscato d'Alessandria (zibibbo) e il moscato fior d'arancio.
Caratteristiche e esigenze ambientali e colturali:
Ha foglia media, pentagonale, trilobata o pentalobata; grappolo medio, cilindrico-piramidale, alato, da compatto a semi-spargolo; l'acino può essere medio o medio-grande, sferoidale o leggermente appiattito, con buccia sottile, di colore giallo-verdastro, tendente al dorato se ben esposto al sole; è ricoperto da uno strato leggero di pruina; la polpa ha il caratteristico sapore dolce e aromatico. Predilige terreni marnoso-calcarei, non eccessivamente argillosi e umidi, clima asciutto e ventilato. Ha produzione buona e costante e tollera bene la siccità estiva. I sistemi di allevamento devono essere non troppo espansi e con potatura ricca.
Malattie e avversità:
E' molto sensibile all'oidio, alla peronospora, al mal dell'esca e all'escoriosi, teme anche la botrite e il marciume acido. Tollera abbastanza il freddo. La sua ricchezza di zuccheri nella fase matura favorisce l'attacco di insetti e vespe.
(Fonte: "Guida dei vitigni" http://www.lavinium.com)